Giugno: mese della consapevolezza sul Lipedema!

Approcci che contribuiscono alla gestione e al trattamento del lipedema

Approcci che contribuiscono alla gestione e al trattamento del lipedema
(fonte: www.fatdisorders.org)

 

Il lipedema è una patologia del tessuto connettivo lasso che si manifesta principalmente nel sesso femminile. È caratterizzato da un eccesso di tessuto adiposo patologico, bilaterale e simmetrico, principalmente nella regione dell'anca, nella parte superiore e inferiore della gamba e combinato con una tendenza al gonfiore delle gambe che peggiora con la posizione eretta. Causa dolore e infiammazione cronica del tessuto adiposo e connettivo sottocutaneo e se non diagnosticato correttamente e trattato con un approccio multidisciplinare globale, può arrivare a causare invalidità.

Purtroppo è abbondantemente sottodiagnosticato, in quanto spesso viene trattato come obesità, un problema prettamente estetico o addirittura confuso con il linfedema.

Leggi i miei consigli sul self-management nel lipedema, in modo da migliorare da sola e con piccoli gesti il tuo stato di salute, migliorando il flusso linfatico e la dolorabilità attraverso la riduzione dell’infiammazione.

Se credi di avere Lipedema e vuoi maggiori informazioni, contattami per una valutazione fisioterapica specifica; insieme ad un gruppo di professionisti con cui collaboro, specializzati in questo ambito (medico angiologo, nutrizionista, ostetrica) posso offrirti una valutazione multidisciplinare ed un trattamento integrato!

 

 

Self-management


Dry Brushing nel lipedema

Il dry brushing ha origini antichissime, addirittura sembra che Cleopatra utilizzasse questa tecnica.

Oltre ad essere utilizzato nell’antico Egitto, è una tecnica tradizionale ayurvedica di esfoliazione ed è stata utilizzata anche a scopo medico dal naturopata finlandese Paavo Airola. Si tratta di una spazzolatura a secco della pelle, cioè di una spazzola che va a contatto della pelle asciutta e la massaggia. Non si ottengono gli stessi risultati se la pelle o il pennello sono bagnati.

Poiché il sistema linfatico si trova appena sotto la superficie della pelle, la spazzolatura a secco è stata considerata un trattamento efficace per il lipedema, perché stimola la funzionalità del sistema linfatico aiutando a decongestionarlo.

L’obiettivo è dunque quello di stimolare soprattutto il flusso linfatico e la microcircolazione sanguigna, non di irritare; se la pelle si arrossa molto o brucia è bene fermarsi per qualche giorno. È una pratica che può essere ripetuta quotidianamente, in 10-15 minuti è possibile spazzolare tutto il corpo; si consigliano 7-10 colpi di spazzola per distretto corporeo.

La spazzolatura del corpo con setole naturali vegetali, non rilascia alcuna sostanza e non ne richiede alcun utilizzo, quindi è adatta anche in gravidanza.

 

I benefici del dry brushing:

  • Eliminazione delle tossine e delle cellule morte: è un ottimo esfoliante, migliora l’aspetto della pelle, rende più uniforme la texture della cute e ne previene l’invecchiamento;
  • Stimolazione del sistema linfatico: spazzolando il corpo, stimoliamo il sistema linfatico che rilascia le tossine favorendo così la naturale disintossicazione dell’organismo, l’eliminazione dei liquidi in eccesso nel sottocute;
  • Favorire la microcircolazione sanguigna stimolando l’eliminazione delle scorie metaboliche e del ricambio di ossigeno nei tessuti;
  • Riduzione della tensione muscolare e miglioramento del tono muscolare.

 

Le caratteristiche della spazzola:

La spazzola per il corpo deve avere setole naturali, molto in uso, quelle vegetali di “tampico”, per il viso servono setole più morbide, che possono essere di origine vegetale ma anche animale (capretto, pony).

Le setole di tutte le spazzole, devono essere resistenti, ma nello stesso tempo elastiche, per poter riuscire a svolgere correttamente le sue azioni.

Il legno in cui sono accolte le setole e cioè l’impugnatura, deve essere di un materiale meno predisposto alla proliferazione batterica o di funghi come bamboo, teak o faggio.

La spazzola deve essere mantenuta pulita e sempre asciutta; si può detergere con detergente delicato e fatta asciugare con le setole verso il basso.

Con l’utilizzo anche le setole perdono la loro azione e quindi ogni 4-6 mesi la spazzola va sostituita.

 

Come si pratica la spazzolatura per il corpo:

Le setole della spazzola devono avere un’azione di stimolo sui tessuti, ma non devono essere troppo aggressive, per cui la spazzola va utilizzata con dei movimenti, precisi, ritmici e ordinati, con le setole a “taglio”, tenendo la spazzola inclinata.

Vanno praticati dei movimenti circolari dal basso verso l’alto, seguendo il percorso del sistema linfatico e le sue stazioni linfonodali.

L’andamento della spazzolatura dovrebbe iniziare dai i piedi e spazzolare verso l'alto fino alle ginocchia, all'inguine, all'addome e al petto, quindi dalle mani e le braccia verso le ascelle.

Non vanno tralasciati i palmi e le dita.

Per la schiena sono indicati movimenti dalla colonna verso l’esterno.

Per le spalle sono molto utili e piacevoli, movimenti dal collo verso la spalla.

Sull’addome si possono eseguire movimenti circolatori tenendo la spazzola in verticale e facendole compiere dei semicerchi, stimolando anche la peristalsi intestinale.

Durante e dopo la spazzolatura potrebbero comparire manifestazioni di rossore e anche di formicolio o prurito, sono dei segni normalissimi che confermano la riattivazione di tutti i meccanismi circolatori e quindi che la spazzolatura è stata efficace.

In generale è meglio dedicarsi alla pratica della spazzolatura, prima della doccia, che con il passaggio dell’acqua aiuterà l’eliminazione delle impurità e delle cellule morte.

È possibile dopo la doccia applicare un prodotto emoliente e idratante; la pelle dopo la spazzolatura è più ricettiva e anche i prodotti usati saranno meglio assorbiti.

Esercizio fisico e lipedema

Nella gestione del lipedema, per la gestione degli effetti dell’infiammazione e il dolore, per contenere la progressione della malattia, è utile inserire con costanza oltre alla nutrizione adeguata, anche l’esercizio fisico specifico. L’esercizio non solo rafforzerà i tuoi muscoli, ma migliorerà il flusso sanguigno e linfatico, ti aiuterà a gestire lo stress e aumenterà il tuo umore e la tua sicurezza. Qualsiasi esercizio a basso impatto che non aumenta l'acido lattico è indicato. Questi includono: nuoto, acquagym, camminata, vibrazione di tutto il corpo, cyclette, tai chi, ellittica, yoga, stretching, pilates e danza.

È importante che il tuo regime di allenamento sia adattato alle tue capacità e alle tue esigenze individuali. Devi essere fisicamente capace e ti deve piacere quello che stai facendo o non continuerai.
L’ideale sarebbe consultare il fisioterapista sulle eventuali limitazioni, sull’esame di alcuni esercizi e lo stretching o su possibili problematiche articolari presenti, poiché i problemi ai piedi e alle ginocchia sono comuni tra coloro che soffrono di lipedema; esistono anche piccoli trucchetti per gestire i punti di fibrosi e il dolore, chiedi al Fisioterapista specializzato!
Può essere anche molto utile rivolgersi ad un personal trainer specializzato per gli allenamenti mirati e a lungo termine.

 

Alcuni consigli:

  • Ricordati di mantenerti idratato prima, durante e dopo l’allenamento.
  • In generale, è una buona idea indossare una compressione mentre ti alleni.
  • Concentrati sugli aspetti positivi: non concentrarti su ciò che non puoi fare.
  • Amati e rassicurati sempre: molte persone con lipedema si sentono così frustrate e sopraffatte dalle sfide che diventano ipercritiche e giudicano se stesse per non essere in grado di fare esercizio o assomigliare alle persone che li circondano.
  • Una qualche forma di esercizio è meglio di niente: semplici movimenti e azioni a lungo termine possono sommarsi. Assicurati di muoverti un po' ogni giorno.
  • Inizia in piccolo, cioè con attività fattibili adatte alla tua età e allo stadio in cui ti trovi con il lipedema.

Rebounding e Lipedema

Nel mantenere un  corretto stile di vita è consigliata solitamente la pratica regolare di esercizio fisico, per prolungare  un buono stato di salute generale, aumentare e mantenere la massa muscolare, migliorare la circolazione e proteggere il sistema cardio-vascolare. Questa abitudine all’attività fisica è indicata  anche in presenza di lipedema anche se l’esercizio in questo caso non è efficace nel ridurre il grasso patologico.

L'esercizio fisico può ridurre la tensione e stabilizzare le articolazioni, aumentare il flusso linfatico e avere benefici psicosociali. Gli esercizi indicati in caso di lipedema sono definiti “a basso impatto” cioè che mantengono la mobilità di muscoli e articolazioni, stimolino il sistema linfatico ma senza sottoporli a stress. Infatti attività come la corsa, il sollevamento pesi o attività aerobica intensa possono causare gonfiore, dolore, affaticare il sistema linfatico per l’accumulo di acido lattico e stressare le articolazioni già messe alla prova dal sovrappeso e dalla lassità legamentosa (ipermobilità).

Durante l’attività fisica è importante indossare il tutore  a trama piatta, per evitare edema ortostatico e  dolore, che aumentano il quadro di infiammazione.

 

Quali esercizi sono utili nel lipedema?

I pazienti con lipedema spesso trovano che nuotare sia una grande attività a basso impatto come anche l’acquagym; altre attività indicate sono lo yoga, il pilates, lo stretching moderato, il Walking e Nordic Walking sono eccellenti esercizi a basso impatto purchè fatti con scarpe adeguate, infine la danza che favorisce anche la socialità; questi sono tutte attività che supportano il flusso linfatico!

Alcuni studi evidenziano come in pazienti con infiammazione cronica persistente dei tessuti come nel lipedema, la pratica di regolare esercizio fisico abbassi i livelli di citochine pro-infiammatorie.

 

L’esercizio fisico con il Rebounding.

Tra gli esercizi utili nel lipedema (ma anche nel linfedema) che favoriscono l’attività del sistema linfatico, vorrei parlarvi del rebounding, ovvero di un tappeto elastico progettato per il “rimbalzo”. Permette di fare un lavoro aerobico ad impatto zero sfruttando il potere allenante del salto ma, a differenza del salto sul pavimento, minimizza lo stress a carico delle articolazioni e quindi il rischio di microtraumi e infortuni. In realtà si rimbalza, non si salta, in piedi o seduti. Atterrare sul tappetino consente di evitare l’impatto con il terreno e di sovraccaricare le caviglie, le ginocchia e la schiena. A differenza di attività come la corsa, il rebounder non comporta traumi a articolazioni, legamenti e muscoli.

Questo lo rende adatto anche alle persone in sovrappeso che vogliono fare un’attività fisica.

Durante una sessione di rebounding è possibile alternare i vari ritmi di salto diversificandoli (salti avanti, salti di lato, giri su se stessi), quindi si lavora anche sull’equilibrio e in modo funzionale su tutto il corpo. E’ previsto anche l’uso delle braccia, con il beneficio di aumentare il battito cardiaco e rendere l’esercizio ancora più efficace.

È  adatto per qualunque livello di preparazione fisica, perché l’intensità e la durata del lavoro possono essere modulate a seconda delle esigenze. In più, saltare stimola le endorfine, quindi, oltre che al fisico, fa bene anche all’umore! Permette anche di fare un lavoro di potenziamento globale, perché tutti i muscoli – da quelli addominali a quelli spinali – partecipano al mantenimento della postura e interagiscono tra loro per garantire la massima efficienza di movimento.

 

I benefici del Rebaunding.

  • agisce positivamente sul sistema respiratorio e cardiocircolatorio;
  • stimola la respirazione ossigenando meglio i tessuti;
  • fa bruciare calorie: in una lezione di 60 minuti si bruciano tra le 400 e le 700/800 calorie, a seconda dell’intensità dell’allenamento, quindi è ottimo per chi vuole perdere peso;
  • rinforza e tonifica i muscoli delle gambe e del tronco, che vengono sollecitati nel salto;
  • l’allenamento perfeziona anche la coordinazione – rimbalzare vuol dire muovere in sintonia gambe, braccia, testa, schiena e busto;
  • stimola il sistema linfatico e facilita il ritorno venoso: succede perché la contrazione muscolare che accompagna il gesto atletico del salto rende possibile la spinta verso l’alto del sangue, migliorando così il riassorbimento dei liquidi interstiziali;
  • aiuta a prevenire l’osteoporosi: molti studi hanno evidenziato che un allenamento costante, basato sul salto, favorisce il processo di rimineralizzazione delle ossa;
  • migliora propriocezione, equilibrio e coordinazione, con conseguenze positive su tutti i gesti che normalmente si compiono nella vita quotidiana;
  • tonifica  anche i muscoli del pavimento pelvico e della cintura addominale.

rebounding e lipedema

Fonte: PERSONAL TRAINER’S GUIDE TO LIPEDEMA; “Lipedema Treatment Guide”

Whole Body Vibration

Whole Body VibrationNel lipedema trova impiego anche la vibrazione attraverso l’uso di pedane vibranti. La caratteristica principale di questo strumento nella patologia del lipedema è quella di aumentare il flusso sanguigno della cute, aumentando quindi l’apporto di ossigeno e la riduzione dell’edema/infiammazione tissutale.
La pedana vibrante aiuta anche a costruire e mantenere la massa muscolare scheletrica e aumentare la densità ossea. Molti studi hanno dimostrato che le donne con lipedema hanno una diminuzione della massa muscolare, con ripercussioni sulla mobilità, sulla qualità della vita e sulla capacità di perdere peso.
É Comunque da intendersi un supporto e un’integrazione all’attività fisica nel lipedema e all’autotrattamento, non come una terapia principale.
Cosa dice la letteratura sulla frequenza di vibrazione? Numerosi studi hanno dimostrato che la vibrazione nell'intervallo da 10 a 30 Hertz è probabilmente la più efficace per modificare il flusso sanguigno e indirettamente il flusso linfatico. Esistono anche studi che mostrano che le vibrazioni ad alta frequenza come le piastre che vibrano a 80 Hertz o superiori sono associate a complicazioni come i sintomi di Raynaud.